Vademecum del cercatore di funghi

Ecco alcuni consigli pratici, una breve sintesi delle principali norme che regolano la raccolta dei funghi e alcune buone regole per un corretto approccio alla ricerca.

La normativa di riferimento

Nella Regione Toscana la raccolta ed il commercio dei funghi epigei spontanei è regolata dalla Legge Regionale n°16 del 22 marzo 1999 e successive modifiche intervenute alla cui consultazione vi rimandiamo per chiarimenti ed approfondimenti.

È disponibile anche un sintetico opuscolo informativo che riassume i tratti essenziali della normativa dopo le modifiche introdotte dalla Legge Regionale n°58 del 17 novembre 2010.

Punti essenziali della normativa

Autorizzazione alla raccolta
- Per la raccolta dei funghi epigei occorre l’autorizzazione rilasciata dalla Regione Toscana e non più dal Comune di residenza del richiedente.
- L’autorizzazione è valida su tutto il territorio regionale ad eccezione delle aree soggette a regolamento specifico (come parchi nazionali e regionali) che adottano specifici regolamenti e modalità di raccolata diverse da quelle fissate dalla legge regionale.
- L’autorizzazione alla raccolta è costituita dalla ricevuta di versamento degli importi previsti nella normativa: deve riportare la causale ‘Raccolta funghi’ e le generalità del raccoglitore e va portata con se al momento della raccolta, insieme ad un documento di riconoscimento.
N.B. per la raccolta nel solo territorio del comune di residenza non è necessaria alcuna autorizzazione.

Divieti
- É vietata la raccolta di esemplari di porcino (generi Boletus della sezione Edules) con cappello inferiore a 4 cm di diametro, di marzuolo o dormiente (Hygrophorus marzuolus) e di prugnolo (Calocybe gambosa), con cappello inferiore ai 2 cm di diametro, nonchè la raccolta di ovoli buoni (Amanita caesarea) quando non sono visibili le lamelle.

Modalità e limiti
- La raccolta dei funghi epigei è consentita nei boschi e terreni non coltivati nei quali sia permesso l’accesso e non sia riservata la raccolta.
- La raccolta può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto.
- Non devono essere usati strumenti che rovinano il micelio, lo strato superficiale del terreno e gli apparati radicali della vegetazione (rastrelli).
- È vietato l’uso di sacchetti di plastica: i funghi devono essere riposti in contenitori rigidi e areati, atti a diffondere le spore.
- Il limite di raccolta giornaliero per persona è di tre chilogrammi a testa, salvo il caso di un singolo esemplare o più esemplari concresciuti di peso superiore; il tetto giornaliero sale a dieci chilogrammi solo nel caso in cui i residenti nei territori classificati montani della Toscana raccolgano nel proprio comune di residenza.

Consigli utili e raccomandazioni

- Un abbigliamento adatto alle condizioni meteo e all’ambiente che si intende visitare, un’adeguata preparazione fisica, la conoscenza del territorio, unite a prudenza e attenzione, possono contribuire ad evitare incidenti anche seri.
- Non raccogliere esemplari troppo vecchi o maturi: potrebbero provocare, una volta ingeriti, intossicazioni anche gravi.
- Si consiglia inoltre, di raccogliere esemplari interi, di non tagliare cioè, la base del gambo con il coltello: questo permette un’esatta identificazione della specie. Alcune specie velenose, ad esempio, si riconoscono per alcune caratteristiche presenti alla base del gambo.
-Non somministrare i funghi a persone malate o ai bambini piccoli, raccogliere e consumare funghi di cui si è assolutamente certi della commestibilità.
-Non raccogliere funghi in aree vicine a strade di grande circolazione o nei parchi cittadini e in quelle zone dove l’azione dell’uomo incide attraverso l’emissione nell’ambiente di sostanze nocive come diserbanti, gas di scarico, concimi chimici ecc.
-Non bisogna prestare attenzione a sistemi empirici per determinare la commestibilità del fungo: l’utilizzo di aglio, di monete d’argento ed altri espedienti: purtroppo non ha alcun valore scientifico. In caso di dubbio sulla commestibilità di un fungo rivolgersi ai servizi dell’Ispettorato Micologico della ASL di zona.
Il servizio effettua la consulenza gratuita per il riconoscimento dei funghi raccolti ai fini della loro commestibilità. Nel periodo settembre-dicembre viene predisposto un servizio gratuito presso varie sedi dell'ASL 11 a cui i cittadini possono accedere direttamente, con i seguenti orari di accesso:

centro di controllo Empolese Valdelsa
Empoli Via Dei Cappuccini, 79 tel. 0571 704865 - 704856
Lunedì dalle 14,00 alle 16,00 - Mercoledì dalle 14,00 alle 16,00

centro di controllo Valdarno Inferiore
San Romano Piazza della Costituzione, 1 tel. 0571 704753 - 704727
Martedì dalle ore 12,00 alle ore 14,00 - Giovedì dalle ore 12,00 alle 14,00

Nei restanti mesi dell'anno i funghi possono essere controllati prendendo appuntamento con gli operatori del servizio micologico telefonando alle sedi del servizio Igiene Alimenti.
Vengono effettuati corsi per il rilascio dell'attestato di idoneità al riconoscimento delle specie fungine, necessario per la commercializzazione dei funghi freschi spontanei sfusi.
I venditori al dettaglio che sono sprovvisti di attestato e di autorizzazione comunale possono vendere esclusivamente in confezioni non divisibili certificate singolarmente da un micologo.

Per concludere, ricordiamo di mantenere un atteggiamento rispettoso dell’ambiente, di non abbandonare rifiuti nei boschi, di non lasciarsi andare ad atti di prevaricazione offensiva nei confronti delle specie animali e vegetali che popolano i nostri boschi. Il mantenimento e la conservazione di un ambiente integro sono fattori fondamentali perchè questa appassionante attività possa essere svolta per molto tempo ancora!


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